I rifiuti sono la nuova e più ricca frontiera delle mafie. Il riciclaggio e lo smaltimento degli scarti della lavorazione industriale, così come della vita di ogni giorno, sono una vera e propria miniera d’oro. E come sempre, in periodo di crisi, quando i costi di smaltimento e recupero sono una voce di bilancio onerosa per l’impresa, la criminalità organizzata propone le sue tariffe concorrenziali.
Secondo un’indagine del Sole 24 ore Il traffico illecito di rifiuti vale in media 4,3 miliardi all’anno, ma è probabile che i numeri siano molto più alti, dato che il numero delle aziende che partecipa a questo mercato è in continuo aumento. Nei porti italiani i sequestri sono triplicati in soli due anni, 4.000 tonnellate nel 2008, 11.400 nel 2010.
Legambiente, in un report dedicato, afferma che “in questo racket, insieme alle mafie, agiscono i manager delle aziende, faccendieri, amministratori locali e tecnici senza scrupoli che insieme costituiscono una vera e propria associazione criminale, una Rifiuti Spa, che conta su pratiche collaudate di corruzione, frode ed evasione fiscale, attiva da nord a sud su tutto il territorio nazionale”.
Spazzatour, l’inchiesta di Emilio Casalini, di Report segue proprio questo affascinante quanto aberrante viaggio dei rifiuti tossici dalle campagne e città italiane verso la Cina, dove vengono rilavorati senza alcuna tutela per le persone e per l’ambiente, distruggendo gli uni e l’altro. Oltre ad essere poi utilizzati come materia prima per prodotti come i giocattoli che tornano nelle mani dei bambini. Il tutto danneggiando l’economia italiana del riciclo e i produttori onesti che devono competere con i prezzi sottocosto di prodotti scadenti e nocivi. Il video di Casalini partecipa al premio nella sezione miglior reportage italiano breve e sarà proiettat sabato 8 settembre, dalle ore 9,30 alle 13
Sempre tra i finalisti anche l’inchiesta di Daniela Giacometti, Amianto Balangero Italia, che sarà trasmessa al premio sempre sabato 8 settembre, dalle ore 9,30 alle 13 e I nuovi signori di Sabaudia di Attilio Bolzoni, in visione al premio sabato 8 settembre, dalle ore 14 alle 17,30
La prima segue dal processo celebrato a Torino ai vertici della Eternit per disastro colposo permanente al dramma dei luoghi in cui si continua a morire, come a Balangero in Piemonte. Un viaggio per capire come è cambiata la cultura del rispetto del lavoro, della vita umana e dell’ambiente.
La seconda si concentra sulla città “a misura d’uomo” di Pasolini e Moravia. Sabaudia ora è al centro di un territorio slabbrato e coperto di cemento abusivo. E tira una brutta aria di infiltrazione criminale. Secondo le indagini, a Sabaudia commercio, edilizia, turismo sarebbero in gran parte controllati dagli emissari della camorra.