Ucciso oggi in Siria il giornalista francese Gilles Jacquier. Vincitore ben due volte del Premio Ilaria Alpi, Jacquier aveva partecipato all’ultima edizione del Premio e aveva vinto con il reportage “Tunisie, la révolution en marche“.
“La forza del nostro reportage – aveva detto Gilles Jacquier, rispondendo a Tiziana Ferrario, conduttrice della serata finale del Premio Ilaria Alpi – è il fatto che siamo stati dentro gli avvenimenti”.
Il Premio Ilaria Alpi vuole ricordare così Gilles Jacquier, con le sue parole, sottolineando l’importanza che dava al mestiere e al dover essere in prima linea durante gli avvenimenti.
La giuria infatti rimase molto colpita dal coraggio di questo collega francese.
“Rimasi molto colpita dal coraggio, ma anche dalla sua passione per il mestiere. – Ricorda Tiziana Ferrario, della giuria del Premio – Era un giornalista che voleva stare sul posto e testimoniare in prima persona. Esempio di giornalismo senza fronzoli. Dava quindi valore al lavoro dell’inviato. Era sempre in posti scomodi, pericolosi. Purtroppo questa volta è stato sfortunato”.
“Colpiva anche per la qualità del lavoro – aggiunge Andrea Vianello, direttore scientifico del Premio Ilaria Alpi – Sicuramente un reporter di razza, che portava la telecamera dove accadevano veramente i fatti”.
“Jacquier – ricorda Pasquale D’Alessio, Presidente dell’Associazione Ilaria Alpi si presento’ a Riccione
con “molta disponibilità”, partecipo’ ai dibattiti, mostrava un’autentica
passione per il suo lavoro. Una persona simpatica e che era tornato volentieri a Riccione”
A premiarlo sul palco era salito il Sindaco di Riccione Massimo Pironi, che si unisce al cordoglio dell’Associazione Ilaria Alpi ricordando che la città rende ogni anno omaggio al giornalismo vero e che è orgogliosa di aver premiato e ospitato un giornalista come Gilles Jacquier.