Il 17 dicembre, ad un anno dal gesto estremo di Mohamed Bouazizi Rainews 24 trasmette un documentario a lui dedicato

Il 17 dicembre 2011 sarà passato un anno dal gesto estremo di Mohamed Bouazizi, il giovane tunisino che si è dato fuoco dopo l’ennesimo sopruso della polizia. Il suo gesto estremo ha scatenato la rabbia contro la povertà, la disoccupazione, i soprusi, e la repressione. I tunisini si sono uniti in un movimento nazionale dando vita a quella Rivoluzione dei Gelsomini che ha smantellato il sistema di Ben Ali, arrivando a ridisegnare il panorama politico del mondo arabo. Mohamed Bouazizi aveva 26 anni, era diplomato ma disoccupato e faceva l’ambulante di frutta e verdura, abusivo. A Mohamed, conferito quest’anno del Premio Sakharov 2011, assegnato dal Parlamento Europeo per la difesa dei diritti umani, è stato dedicato il documentario “LA PRIMAVERA DI MOHAMED BOUAZIZI” che RAINEWS 24 trasmetterà SABATO 17 DICEMBRE ALLE 10.30 e alle 20.30.

 

“LA PRIMAVERA DI MOHAMED BOUAZIZI” è stato realizzato da Raffaele Masto in collaborazione con Stefano Vergine, con le immagini/montaggio di Enrico Guidi e la direzione di produzione a cura di Francesco Cavalli. Prodotto da Icaro Communication in collaborazione con gli INCONTRI DEL MEDITERRANEO.

 

La Sinossi

I grandi mutamenti storici avvengono quando le condizioni politiche e sociali, locali e internazionali, sono mature. Ma queste sono solo una condizione necessaria ma non sufficiente perchè il mutamento si concretizzi. E’ la variabile umana individuale che fa il resto. Nel caso delle cosiddette “primavere arabe” la variabile umana si chiama Mohamed Bouazizi. Il suo gesto estremo, quello di darsi fuoco in una remota cittadina della Tunisia rurale, ha dato il via alla rivolta che poi si è allargata a macchia d’olio in tutto il Maghreb e nel mondo arabo. Il suo gesto è diventato il simbolo della protesta dei giovani che vogliono uscire dalla miseria e dalla dittatura nei regimi del mondo arabo.

 

PERCHE’ RACCONTARE LA STORIA DI MOHAMED BOUAZIZI?

“Fare un documentario sulla figura di Mohamed Bouazizi – spiega Raffaele Masto – ha significato indagare sulle cause profonde che hanno prodotto le rivolte del mondo arabo. Il suo gesto simbolico è nato da una condizione di miseria estrema e di assenza di speranza e di futuro. Ripercorrere i luoghi in cui ha vissuto, e le situazioni che probabilmente sono stati all’origine del suo gesto ci ha consentito di comprendere la realtà sociale dalla quale sono nate le cosiddette “Primavere Arabe”.

 

 

 

Gli INCONTRI DEL MEDITERRANEO giunti quest’anno alla decima edizione si sono svolti a Riccione, Rimini e Cattolica dal 14 novembre al 2 dicembre e sono organizzati dal Comune di Riccione e dall’Associazione Michele Pulici grazie anche al contributo del Pool di solidarietà di Petroltecnica. Gli appuntamenti sono promossi anche dalla Provincia di Rimini, dal Comune di Rimini e dalla Regione Emilia Romagna.