I finalisti del Best International Organised Crime Report

I finalisti del Best International Organised Crime Report

Allo scopo di promuovere la circolazione di informazioni sulle
criminalità organizzate e di sostenere l’iniziativa giornalistica su
un fenomeno che ha radici sia internazionali che locali,
il Premio
Giornalistico Televisivo Ilaria Alpi, Novaja Gazeta e Flare Network
hanno indetto un concorso di idee per 4 progetti giornalistici.
In seguito all’analisi delle proposte progettuali la giuria composta
da un rappresentante per ogni organizzazione ha selezionato i 4
progetti meritevoli del contributo in palio.
Si tratta di:
“Toxic Europe” di Delphine Reuter, Giulio Rubino, Cecilia Anesi
L’inchiesta si propone di investigare le quantità, i meccanismi e le correnti di traffico illecito di rifiuti (pericolosi e soprattutto industriali) all’interno dell’Europa. Sarà sviluppata principalmente come indagine sulle relazioni intercorse tra la criminalità organizzata italiana, in particolare camorra e ‘ndrangheta, e di alcuni Stati membri dell’UE. Lo stato analizzato come esempio di paese esportatore sarà il Belgio, preso in analisi quale paese di transito, dove il ‘Giro di bolla’ è gestito con il Lussemburgo, e lo stato preso in considerazione quale Paese di destinazione sarà l’Italia, come mostrato in indagini di polizia e magistratura.

“Traffici umani” di Maria Luisa Mastrogiovanni, Carlo Laniai
Per l’occasione hanno riaperto la vecchia rotta dei curdi, quella attraverso la quale, partendo dalla Turchia e arrivando in Calabria o nel Salento, per tutti gli anni ’90 le organizzazioni criminali turche hanno trasporato i curdi in fuga verso l’Europa. Chiuso il Canale di Sicilia, ecco allora che si è riaperto quello di Otranto. Stessa strada degli anni passati, stessi criminali con base in Turchia ma nuove merci. Il posto dei curdi oggi lo hanno preso afghani, iraniani, iracheni, uomini e donne in fuga da regimi o paesi in guerra.

“Border” di Miloan Vitomirovic
Il documentario inizia con le immagini trasmesse da tutte le televisioni della regione: il caso di 15 migranti albanesi che nell’autunno 2009 sono annegati nel fiume Tisa, al confine tra Serbia e Ungheria. Parleremo con la polizia ungherese e serba della lotta contro la tratta di esseri umani lungo la frontiera. Andremo con loro sul campo a verificare anche i mezzi utilizzati. La maggior parte dei clandestini provengono da Afghanistan, Iraq e Iran, Turchia, Albania e Kosovo.

“Dragons, Coals and a Bucket of Detergent” di Valentin Kalchev, Svetla Teneva
L’inchiesta si propone di svelare i segreti di un pericoloso inquinamento iniziato nel 2002. Otto anni fa intorno alla città di Zmeevo (Bulgaria) sono stati utilizzati missili CC 23, Skud e Frog, fortemente contestati dalla popolazione locale anche a causa dei rischi ambientali elevati. Solo in 10 giorni sono state registrate 370 esplosioni oltre a casi di utilizzo di gas. Nel 2005, 2006, 2007, 2009 e 2010 l’inquinamento continua. Mentre vi è parere condiviso circa il fatto che dati ambientali pubblicati non sono attendibili.

I servizi giornalistici realizzati saranno presentati in anteprima al
pubblico in occasione del Premio Giornalistico Televisivo Ilaria Alpi
(giugno 2011) e la migliore delle quattro inchieste verrà insignita
del titolo di “Best International Organised Crime Report” con un
ulteriore premio di € 2000.