Al Premio Ilaria Alpi riflettori sulle mafie europee

Nicola_Gratteri (foto da Panorama.it)Quattro incontri sulla criminalità organizzata in Europa, accompagnati dalla proiezione di nove video-inchieste girate tra Italia, Romania e Bruxelles a partire dalle denunce dei cittadini. La diciassettesima edizione del Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi, a Riccione dal 15 al 18 giugno, punta i riflettori sulle mafie trans-europee attraverso il workshop e i reportage del Progetto Est, una nuova iniziativa promossa, all’interno del programma della Unione Europea Europa per i cittadini dall’associazione Ilaria Alpi in collaborazione con Flare Network (l’associazione europea fondata da Libera e da Terra del fuoco), il Romanian Centre for investigative journalism e il Centro studi e ricerca sulla sociologia giuridico penale, la devianza e il controllo sociale dell’Università di Bologna.

Tre i filoni principali degli incontri e delle inchieste: la corruzione, il riciclaggio e l’applicazione del 416 bis fuori dai territori considerati tradizionale culla delle mafie, con particolare attenzione alla situazione rumena e ai paesi dell’est legati all’Italia da forti interessi economici.

Ogni incontro si svilupperà a partire dalla proiezione delle inchieste giornalistiche condotte sul campo da Michela Monte e Ivan Augello. I reportage attraversano il Vecchio Continente, dall’Italia alla Romania, per chiudere il cerchio a Bruxelles, svelando collusioni, corruzione e le infiltrazioni delle “mafie invisibili” nell’edilizia, nella green economy, nel business dei rifiuti e nelle istituzioni locali.

Si inizia giovedì 16 giugno (alle ore 10) con il confronto sulla corruzione nel settore delle energie eoliche e nucleari, a cui partecipano Piergiorgio Morosini (giudice per le indagini preliminari a Palermo), lo scrittore e collaboratore dell’Espresso Mario Portanova, Emil Maghinici del Partito ecologista romeno e il giornalista di Reporter Virtual Tiberiu Lovin.

Secondo appuntamento lo stesso giorno, ma alle ore 15.00, sul riciclaggio di denaro nell’edilizia e nella gestione dei rifiuti, con il procuratore capo di Forlì Fabio Vizi, il presidente del comitato unitario delle professioni di Modena Pietro Balugani, il presidente del Civic resource centre della Romania Cosmin Barzan e il professore di criminologia all’Università di Bologna Dario Melossi.

Altri due incontri venerdì 17 giugno, entrambi sulla diffusione del reato di associazione mafiosa e sulla mancanza a livello europeo di efficaci contromisure legislative. Il primo, alle ore 10, è con Alberto Perduca (procuratore aggiunto presso la Procura di Torino e già direttore delle indagini e operazioni all’Ufficio europeo per la lotta antifrode), Paolo Sartori della direzione centrale della polizia criminale Interpol e l’europarlamentare Rosario Crocetta, già sindaco di Gela.

Per le conclusioni, appuntamento alle ore 15 con Nicola Gratteri (procuratore aggiunto presso il Tribunale di Reggio Calabria), il docente di storia della criminalità organizzata e autore del libro “Ndrangheta padana” Enzo Ciconte, il presidente del Group of States against corruption Drago Kos e il giornalista romeno Tiberiu Lovin.

Gli incontri del workshop (qui il programma completo) sono a ingresso libero.