Associazione Ilaria Alpi: non lasciamo solo Tizian. Appello all’ordine dei giornalisti

Non lasciamolo solo. Anche l’associazione Ilaria Alpi al fianco di Giovanni Tizian. Chiudere la bocca a un giornalista è atto contro la democrazia.

Il giornalista dell’Espresso intende costituirsi parte civile nel processo in cui è alla sbarra, a Bologna, Rocco Femìa – il boss ‘ndranghetista che intercettato dichiarò di volergli sparare in bocca. L’Associazione Ilaria Alpi si unisce al suo appello perché al fianco di Tizian scenda in campo anche l’ordine dei giornalisti. Le mafie sono minaccia alla collettività e non problema privato.

Giovanni Tizian – che ha partecipato di recente a uno degli appuntamenti organizzati dall’ Associazione Ilaria Alpi per il progetto Stop Blanqueo – ha dichiarato: “sono considerato una persona a rischio solo per aver fatto il mio mestiere. In questo paese svolgere la propria professione onestamente, come accade per tanti sindaci o imprenditori, diventa un problema. Chi denuncia è un eroe. Dobbiamo recuperare il significato delle parole e la normalità di un paese”.

 

L’associazione Ilaria Alpi, da tempo impegnata nel contrasto alla criminalità attraverso la diffusione di inchieste giornalistiche e la sensibilizzazione sul tema, invita le istituzioni Emiliano Romagnole affinché prendano una posizione netta contro il crimine organizzato e si schierino in favore di chi rischia la vita solo per avere svolto responsabilmente la propria professione.

 

Il problema non è solo di Tizian, ma di tutti noi, perché occorre prendere coscienza che le mafie al nord ci sono da tempo. E tacere è un’omissione.