Trovato il tesoro di Ciancimino nella discarica di Glina. L’inchiesta anticipata l’anno scorso dall’ Associazione Ilaria Alpi

Nella discarica più grande d’Europa, a Glina, in Romania, trovato il tesoro di Ciancimino. Nove indagati dalla Procura di Roma, compreso Massimo, il figlio di don Vito. Nel 2011, Michela Monte, giornalista freelance per Euronews e per il l’Associazione Ilaria Alpi, aveva svolto un’inchiesta seguendo proprio le tracce dei beni di Don Vito Ciancimino, entrando nella discarica e intervistando giornalisti e gli abitanti della zona . Secondo l’accusa, decine di milioni di euro sono “occultati” nella Ecorec, società che gestisce l’impianto di trattamento rifiuti di Glina, in Romania. Perquisizioni in corso.

L’inchiesta di Michela Monte – con le immagini e montaggio Ivan Augello – è stata realizzata nell’ambito di EST, progetto dell’associazione Ilaria Alpi, in collaborazione con FLARE Network e CRJI.

“La caccia ai beni di Don Vito Ciancimino – afferma Michela – ci ha portato in Romania. Qui il figlio Massimo avrebbe reinvestito buona parte della fortuna occultata dal sindaco mafioso di Palermo mezzo secolo fa secondo gli inquirenti italiani . Un capitale riciclato nel business dei rifiuti ed anche nella gestione della discarica più grande d’europa. Vera e propria bomba ecologica alle porte della capitale, incastonata tra i centri abitati di Glina e Popesti.

Qui si scarica di tutto, anche la monnezza di Napoli secondo la stampa italiana e internazionale. L’ipotesi rimbalzata sui media rumeni, ha fatto scalpore e qualcosa tra gli attivisti per l’ambiente si è mosso.

 

Oggi (4 ottobre 2012), Il Fatto Quotidiano ha scritto un articolo.

 

Il video: