Categoria: Somalia

L’intento è dei più semplici e allo stesso momento dei più complessi: cercare di monitorare gli avvenimenti che interessano la vita sociale e politica di un paese in guerra.

La Somalia porta sulle spalle un fardello fatto di 14 anni di guerra civile, che ha ucciso 300 mila persone e sfollato milioni e milioni di vittime incolpevoli di un conflitto la quale logica è il perseguimento degli interessi economici di alcuni.

Alcuni contro milioni, alcuni contro tante vite spezzate, tante esistenze degradate, che soffrono la quotidianità di una guerra che non li interessa da vicino ma ne condiziona la vita e ne determina la morte.

Quattordici Conferenze di Pace, in altrettanti anni di guerra civile, hanno prodotto un Governo di Transizione, insediato a Jowhar, che può contare su un esercito e un corpo di Polizia composta da 1500 elementi.

Mentre si attende che un governo stabile possa nascere nella storica capitale di Mogadiscio, in Somalia, si vive una sorta di “pace armata”, mentre la stessa Mogadiscio è nelle mani degli estremisti islamici e dei superstiti signori della guerra.

L’obiettivo di questa nuova sezione è quella di fare costantemente il punto della situazione, cercando di fornire, di volta in volta, gli strumenti necessari per comprendere la condizione di un paese dimenticato, un popolo dimenticato, di una guerra dimenticata.

Inaugurano la sezione quattro articoli di Angelo Ferrari, giornalista di AGI e dell’Europa
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Formalizzato l’accordo di cessate il fuoco a mogadiscio

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