Presentato alla stampa il XX Premio Ilaria Alpi

Questa mattina, nella storica Villa Lodi Fè di Riccione, è stata presentata alla stampa la XX edizione del Premio Ilaria Alpi. “Un’edizione all’insegna dell’impegno e della solennità, visto il ragguardevole traguardo”, ha detto Mariangela Gritta Grainer, presidente dell’Associazione. Tra le tante iniziative in programma, la Presidente ha segnalato in particolare la mostra fotografica Sento talvolta la tua voce e la cerimonia in cui la rosa intitolata a Ilaria Alpi, “un fiore che va oltre l’eternità”, verrà piantata proprio a Villa Lodi Fé (sede dell’Associazione Ilaria Alpi),

Questa ventesima edizione si segnala anche perché il 2014 è stato l’anno in cui qualche velo è stato tolto da alcune carte riguardanti il caso Alpi, su iniziativa del governo e su sollecito della Presidente della Camera Laura Boldrini, “un evento importante alla cui realizzazione credo abbiamo contribuito. La desecretazione dei documenti non riguarda solo l’assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, ma tutte le stragi che hanno insanguinato l’Italia. Con la suddetta solennità – ha continuato Mariangela Gritta Grainer – pochi mesi fa è stato organizzato un evento alla Camera dei Deputati per l’anniversario, mentre questa settimana avremo ospiti qui a Riccione la Presidente Boldrini e Domenico Minniti, senatore con la delega ai servizi segreti.

Inevitabile una riflessione, che rientra nell’attività di stimolo all’inchiesta e alla memoria condotta dal Premio Alpi in questi venti anni: “Dai primi documenti emersi si capisce che, già all’indomani dell’omicidio, Sisde e Sismi avevano scritto che si era trattato di un’esecuzione legata all’attività giornalistica in Somalia di Miran e Ilaria. Perché non si è seguita questa pista?”

Barbara Bastianelli ha raccontato con una breve panoramica questi venti anni del Premio, “nato su iniziativa di Pasquale D’Alessio, Giovanni Tonelli e Francesco Cavalli l’anno dopo la morte di Ilaria, con la collaborazione di Maurizio Torrealta, che era stato sua collega”. E a proposito di questi venti, intensi anni, Mariangela Gritta Grainer ha voluto ringraziare Giorgio e Luciana Alpi, perché “senza di loro il Premio forse sarebbe non sarebbe neppure esistito… e di certo non si sarebbe sviluppato con questa intensità. Hanno trasformato il loro dolore indicibile in un impegno civile diventato esempio per tutto il paese”.

E a proposito di grandi donne e giornaliste, è stato annunciato nell’ambito della conferenza di stamane che il Premio Unicredit 2014, assegnato ogni anno a una reporter che opera in circostanze spesso terribili, va alla congolese Solange Lusiku Nsimire. Manrico Lucchi di Unicredit ha raccontato che “Solange, vicepresidente dell’Union Nationale de la Presse du Congo e caporedattore di una coraggiosa pubblicazione nel suo paese, è stata oggetto di minacce perché con i suoi giornalisti ha denunciato a più riprese corruzione, sopprusi, violenze sessuali. Il Congo – ha continuato Luchi – è un paese che versa in condizioni drammatiche, con il 71% degli abitanti al di sotto soglia povertà e una disoccupazione al 70%. Quella di Solange è una storia eloquente e importante da raccontare, che ci auguriamo che da oggi diventi più nota”. Il premio verrà consegnato sabato alle ore 16 al Palacongressi.

Tornando al Premio Alpi, il Presidente dell’Istituzione Riccione per Cultura Giovanni Bezzi ha affermato che è in cantiere un’iniziativa per valorizzare gli archivi del Premio, “patrimonio che dona una bella immagine dell’Italia”. Inoltre ha ricordato che il Premio permette a Riccione di “uscire dallo stretto ambito di città turistica offrendo altri scenari, di alto profilo”.

Sono state ricordate anche le iniziative in programma a San Marino, su tutte la mostra dedicata a Andy Rocchelli, Ukraina Revolution, alla cui inaugurazione saranno presenti i genitori del fotoreporter ucciso e la fidanzata. Sarà certamente un momento molto toccante l’incontro previsto tra la famiglia di Rocchelli e la Presidente Boldrini.

Spazio anche per momenti di spettacolo. Si comincia mercoledì con La strada di Ilaria, reading teatrale tratto dall’omonimo libro di Francesco Cavalli, “uno spettacolo costruito con la collaborazione di Città Teatro e a cura di Giorgia Penso Francesco Tonti – racconta Cavalli – e altri amici storici del premio, nonché dei disegni dal vivo di Roberto De Grandis eseguiti durante la lettura. Come il romanzo, racconta l’indagine di Ilaria sulle piste dei traffici e sulla famigerata strada Garoe Bosaso, che ho ripercorso nel 2005”.

Altre due serate di spettacolo saranno realizzate in collaborazione con Riccione Teatro. Il direttore artistico dell’ente, Simone Bruscia, ha ricordato la particolare importanza dello spettacolo di venerdì 5 alle 21 Io, la verità, parlo, scritto da Aldo Nove e interpretato da Sabrina Impacciatore, accompagnata dai musicisti Julia Kent e Inserirefloppino. Scritto ad hoc per il Premio Alpi, è stato definito da Bruscia “uno spettacolo di ispirazione lacaniana”. Domenica alle 21 è la volta di un’altra serata di alto livello artistico e sociale con Sudditi e cittadini con Gherardo Colombo e i musicisti Vasco Brondi (Le luci della centrale elettrica) e Massimo Zamboni (CSI). Anche la premiazione, in programma sabato alle 21 al Palacongressi, avrà un momento di spettacolo: la serata si aprirà con un reading Marco d’Amore, grande talento attualmente sulla cresta dell’onda grazie alla serie TV Gomorra.

In chiusura, il sindaco di Riccione Renata Tosi ha ringraziato l’Associazione Ilaria Alpi per l’ottimo lavoro svolto in questi anni e per aver trattato il Premio “come un figlio da accudire e far crescere e camminare con gambe sempre più robuste e capaci”. L’auspicio del primo cittadino è che si guardi al ventennale “come punto di nuova partenza, che specie in un momento di crisi sia occasione per non fare del premio una nicchia chiusa ma un pretesto per aprirsi e donare all’esterno, così come i genitori di Ilaria sono stati capaci di regalare la testimonianza di loro figlia al mondo”.

 

Foto di Riccardo Gallini.