Premio Ilaria Alpi 2013: spazio ai documentari di denuncia e mostre fotografiche internazionali

Il più importante premio per inchieste giornalistiche televisive 2013: è la 19ª edizione del Premio Ilaria Alpi con uno spazio dedicato ad approfondimenti, workshop, mostre, incontri con gli autori, rassegne e retrospettive. Una particolare attenzione ai documentari di denuncia di stampo nazionale e internazionale.

Si parte mercoledì 4 settembre alle ore 21 presso il Cinepalace di Riccione (ingresso libero) con la proiezione del documentario di Sebastian Junger “Which way is the frontline from here? The life and time of Tim Hetherington” (2012). Per la prima volta in Italia, presentato da Tiziana Ferrario, e in collaborazione con laeffe, la TV di Feltrinelli e Unipol biografilm, questo film racconta la vita di Tim Hetherington, uno dei fotografi di guerra più importanti di tutti i tempi, attraverso gli occhi dell’amico e collega Sebastian Junger che dichiara: “Siccome Tim non è più tra noi a ispirarci e insegnarci qualcosa, ho pensato di fare un buon film che parlasse del suo lavoro e della sua vita, una sorta di debole sostituto di Tim che dia modo alle persone di imparare ancora qualcosa da lui”.

Materiali d’archivio e ricordi per disegnare il ritratto di un uomo sempre attento alle vittime e alle ingiustizie che, con la sua macchina fotografica ha sfidato la morte per testimoniare i conflitti.

L’ultimo conflitto vissuto è stato nel 2011 in Libia, dove Tim è rimasto ucciso da un colpo di mortaio durante la rivolta civile che ha abbattuto il regime di Gheddafi.

 

Venerdì 6 settembre alle ore 17, presso Villa Mussolini, in esclusiva per il Premio Ilaria Alpi, “Lo Stato della follia” di Francesco Cordio che sarà presente in sala. Il racconto in prima persona di un ex internato (l’attore Luigi Rigoni) in uno dei 6 OPG d’Italia, i manicomi criminali che rinchiudono circa 1500 persone.

Il film intende accompagnare, e far vivere lo spettatore, in questi luoghi dove le persone, fin dagli inizi del ‘900, sono relegate e disumanizzate dal trattamento farmacologico, dall’abbrutimento delle celle di isolamento e dei letti di contenzione.

Il documentario porta alla luce lo stato di abbandono delle strutture psichiatriche e la privazione dei più elementari diritti costituzionali alla salute, la cura, la vita di tanti malati mentali.

Una commissione parlamentare d’inchiesta ha fatto luce sullo stato di abbandono, degrado e non cura degli internati e ha fatto approvare una legge che ne prevede la chiusura.

 

Infine sabato 7 settembre alle ore 17, 45 una prima assoluta: “Goldman Sachs. La banque qui dirige le monde” un documentario di Jérôme Fritel (che sarà presente in sala), scritto con Marc Roche.

Simbolo dell’avidità del mondo finanziario, Goldman Sachs è ormai più di una banca: è un impero invisibile, con 900 miliardi di dollari di attivi. Con un’influenza senza precedenti nelle sfere decisionali, GS ha trasformato il pianeta in un casinò estendendo il suo potere finanziario e godendo del’impunità delle leggi americane ed europee.

Insieme al giornalista Marc Roche, Jérôme Fritel intendeva dare qualche chiave di lettura per comprendere alcune delle ragioni che hanno condotto alla crisi finanziaria, ma il risultato del lavoro ed il successo di pubblico riscontrato ha superato ogni aspettativa. Il documentario, infatti, ci porta al cuore di un potere che non conosce limiti, spietato, in grado di minacciare le democrazie in tutto il mondo attraverso le testimonianze di ex dipendenti di Goldman Sachs, banchieri, politici, regolatori finanziari, economisti e giornalisti che, per la prima volta, svelano il potere politico e finanziario della banca che guida il mondo.

 

Due invece saranno le mostre fotografiche:

Giovedì 5 settembre, ore 12, Villa Mussolini, Riccione – Inaugurazione della mostra fotografica di Raffaele Ciriello “I bambini e la guerra”, fotografie che documentano la speciale attenzione che Ciriello ha sempre avuto nei confronti dei bambini, le creature inermi incontrate nei luoghi di conflitto tra cui la Somalia, il Pakistan, l’Afghanistan, la Bosnia, il Rwanda, il Libano, la Palestina. A cura di Paola Navilli ed Elisabetta Ponzone, in collaborazione con l’Associazione Identità Europea.

 

Domenica 8 settembre, ore 12, Museo dell’Emigrante, San Marino – Inaugurazione della mostra fotografica di Fabio Bucciarelli “Battle to death”, un reportage sulla guerra civile siriana, realizzato tra settembre e ottobre 2012 ad Aleppo.

(La mostra sarà aperta fino all’8 ottobre 2013).