Una rosa chiamata Ilaria. L’intervento di Mariangela Gritta Grainer

Oggi, 19 maggio 2014 al Museo Orto Botanico di Roma sarà collocata una rosa “denominata”  ILARIA ALPI. Pubblichiamo di seguito l’intervento scritto dal Presidente dell’Associazione Ilaria Alpi Mariangela Gritta Grainer che non potrà essere presente alla cerimonia.  La collocazione avrà dei padrini e delle madrine: Luciana Alpi, Bianca Berlinguer, Francesco Cavalli e il direttore del Museo Botanico di Roma Carlo Blasi.

“Ci tenevo moltissimo a essere con tutti voi oggi. Per conoscervi e ringraziarvi di persona e a nome dell’associazione che ho l’onore di presiedere. Per essere vicina a Luciana e anche a Giorgio (che sentiamo sempre accanto) in un momento particolare e tenero come la “nascita”, presso il roseto del museo orto botanico, di una rosa chiamata Ilaria Alpi. Per con-dividere l’emozione che Ilaria, il suo sorriso sia “così ben identificabile con la fioritura della rosa a lei dedicata” come ha dichiarato il prof Carlo Blasi. Per conoscere meglio Davide la cui sensibilità ho solo potuto sfiorare la serata del 20 marzo. Per dire a Davide quanto gli siamo grati per questo pensiero, per l’idea di creare una rosa con le motivazioni che vi sono sottese: “…..Nel loro lavoro c’era questo legame con la terra e l’ambiente, questa ricerca ostinata: un lavoro fatto con perseveranza ed onestà. Questa terra è il filo che mi lega a loro ….”

In questi vent’anni siamo entrati più volte nel mondo di Ilaria, dal momento della sua esecuzione, quel 20 marzo 1994.

Per cercare nei suoi lavori una traccia e capire la sua morte, consapevoli che quel che è rimasto dei suoi appunti è solo una minima parte di quanto è stato trafugato, eliminato, occultato.

Conosciamo più a fondo il suo lavoro, abbiamo ripercorso il filo delle sue ricerche, delle sue indagini e delle sue inchieste.

Abbiamo cercato, cercato, cercato ….

Sappiamo che Ilaria aveva raccolto materiale importante e anche le prove di un traffico d’armi e di rifiuti tossici individuando responsabilità: per questo è stata uccisa insieme a Miran, prima che potesse raccontare “cose grosse” come aveva annunciato alla Rai.

Sappiamo quel che è successo quella domenica 20 marzo 1994. Sappiamo quel che è successo prima e anche dopo.

Sappiamo il perché, forse anche da chi era composto il commando assassino. Non sappiamo con certezza chi ha ordinato l’esecuzione e chi ha coperto esecutori e mandanti. Ma vogliamo cercare ancora, mettendo all’opera tutti gli strumenti della conoscenza: questo è il nostro impegno.

In questo ventennale si sono aperti forse degli spiragli per arrivare ai mandanti, agli esecutori, a chi ha occultato depistato mentito e finalmente avere giustizia. Alla vigilia del compleanno di Ilaria, (Ilaria è nata a Roma il 24 maggio 1961), il prossimo 23 maggio, per iniziativa della presidente della Camera dei Deputati, sarà tolto il segreto sui materiali della commissione d’inchiesta sulla morte dei due giornalisti e su alcuni della commissione ecomafie. Altri documenti saranno de-secretati per iniziativa della Presidenza del Consiglio come annunciato durante una seduta dell’Assemblea della Camera dei Deputati oltre che con agenzie di stampa. La Procura della Repubblica di Roma ha assunto l’impegno, anche con pubbliche dichiarazioni, di dare impulso all’inchiesta.

Scelte importanti che incontrano il desiderio di verità e giustizia che viene dall’Italia migliore.

Scelte importanti perchè cercare la verità, non ostacolarne la ricerca onora la Repubblica italiana ne esalta i principi Costituzionali.

Scelta di “primaria importanza” quella che oggi si inaugura: la rosa e Ilaria “…quel profumo che va via col vento ci fa ricordare lei e il suo spirito libero….”(dall’intervista di Davide Dalla Libera)

Quel vento che profuma di rosa proietta Ilaria nell’eternità una parola che non si può spiegare ma che induce a riflettere. Una rosa è per sempre”

Mariangela Gritta Grainer 

(presidente associazione ilaria alpi)grainer

 

 

Valdagno 18 maggio 2014