Andy Rocchelli è stato ucciso mentre faceva il suo lavoro: il fotoreporter. Il 24 maggio scorso dei colpi di mortaio hanno raggiunto il fotografo e il traduttore Andrei Mironov nei pressi di Sloviansk, dove si era recato per raccontare la più recente polveriera d’Europa, l’Ucraina. Rocchelli non si tirava indietro quando l’obiettivo lo conduceva nelle zone più pericolose, all’inseguimento di diritti negati e storie da immortalare: aveva firmato progetti in Ingushetia Checenya e Daghestan, come in Tunisia e Libia durante la Primavera Araba. Collaboratore di numerose riviste sparse per il mondo, è stato tra i padri del collettivo Cesura, fondato nel 2008 con Arianna Arcara, Gabriele Michalizzi, Alessandro Sala e Luca Santese.
Le opere del reportage Ukraina Revolution saranno esposte in occasione del Premio Ilaria Alpi, in una mostra allestita a Palazzo Graziani – San Marino a cura di Comitato Cesura, che verrà inaugurata giovedì 4 settembre alle 12.00 e resterà visitabile fino al 4 ottobre. Abbiamo intervistato il Collettivo Cesura per scoprire qualcosa di più sull’evento e sul talento di Andy.
Prima di cominciare, volete regalarci un ricordo di Andy, con voi nel collettivo Cesura?
La figura del corridore difficile da superare è quella che meglio descrive il ruolo che Andy svolgeva qui in studio a cesura, era una colonna portante e ogni volta che rallentavi era il primo a fartelo notare e riportarti in linea.
Con che criterio sono state selezionate le opere? Potete anticiparci qualcosa sui contenuti?
Le immagini sono state selezionate tra i due ultimi viaggi di Andy, entrambe le storie sono scattate in Ukraina e sono una la conseguenza dell’altra , si parte dalle sommosse in piazza Maydan a Kiev del febbraio scorso per poi passare alla guerra civile nella zona di Sloviansk. Verranno esposte anche delle immagini inedite che sono state recuperate dopo l’incidente del 24 maggio.
Purtroppo, Andy si aggiunge al sempre più lungo elenco di giornalisti uccisi mentre facevano il loro lavoro. In un paese dalla memoria breve come il nostro, che iniziative avete in programma per ricordare lui e il suo lavoro?
La prima iniziativa è stata quella di aprire una campagna Kickstarter per raccogliere i fondi per la stampa e la pubblicazione del libro Russian Interiors a cui Andy e cesura stavano lavorando da 2 anni. Era in cantiere prima della sua scomparsa ed è diventata una priorità ora. La campagna ha avuto successo ed abbiamo raggiunto e superato l’obiettivo richiesto e ora siamo nella fase della stampa, se tutto va bene a settembre sarà disponibile presso la nostra casa editrice Cesura Publish. Oltre a questo saranno in programma diverse mostre e presentazioni del libro. In futuro potremmo pensare anche alla creazione di un premio e di una fondazione.
(la foto in copertina è tratta da: http://www.cesura.it/projectGallery.php?pagineCod=2205416#)