Sabato 22 marzo ore 17.30 a Rimini Benedetta Tobagi e Ilaria Moroni conversano intorno a “Una stella incoronata di buio. Storia di una Strage impunita” (Einaudi, 2013). Ricordando Ilaria Alpi.
L’Associazione Ilaria Alpi è da sempre impegnata nell’approfondimento e nella divulgazione degli elementi che concorrono a fare del caso Alpi-Hrovatin uno dei tanti casi in Italia che non ha trovato verità giudiziarie.
Un complicato mosaico con differenti piste e letture, analogo ad altre misteriose vicende che hanno insanguinato la storia repubblicana del nostro Paese tutte accomunate da pratiche costanti di depistaggio.
Il tragico omicidio avviene nel 1994 anno di cerniera tra la prima e la seconda repubblica. La storia di Ilaria e Miran si incrocia con altri fili rossi. Ad esempio con la spinta eversiva di cosa nostra in cerca di nuovi referenti politici dopo mani pulite, con lo stragismo come mezzo per spingere lo stato ad una trattativa, con il caso della Moby Prince (l’esplosivo utilizzato pare essere dello stesso tipo oggetto di traffici tra Italia e Somalia), con l’omicidio di Mauro Rostagno testimone dei traffici che partivano dalla base militare di Trapani, uno dei centri della struttura Gladio del quale era responsabile il maresciallo dei Servizi Vincenzo Li Causi. Pure lui morto misteriosamente in Somalia, anche per lui, nessuna autopsia, anche per lui, si parlò di imboscata cui era finito per caso. E poi le strade costruite dalla cooperazione italiane, che nasconderebbero rifiuti industriali. I container pieni di materiale radioattivo, sotterrato nei cantieri con la complicità di imprenditori italiani e di esponenti dei servizi. Di certo nella morte di Ilaria ha un ruolo anche la guerra di ricatti tra le fazioni in guerra in Somalia ma sicuramente quel servizio – sul quale Ilaria stava lavorando – avrebbe fatto rumore.
Il caso della morte di Ilaria Alpi contempla in sintesi alcune peculiarità proprie di altri tristi e preoccupanti avvenimenti degli ultimi 60 anni, che si dipanano a partire dall’eccidio di Portella della Ginestra passando ad esempio per la Strage di Piazza Fontana e di Piazza della Loggia, l’uccisione di Peppino Impastato, la strage di Bologna del 2 agosto 1980 fino a Ilaria Alpi ed oltre.
Con questa convinzione dal 2006 l’Associazione aderisce alla Rete degli Archivi per non Dimenticare coordinamento di archivi pubblici e privati per valorizzare e rendere disponibili ad un ampio pubblico le fonti documentali esistenti sui temi legati al terrorismo, alla violenza politica, alla criminalità organizzata e perché l’Italia non dimentichi ma tragga insegnamenti e forza dalle tragedie che si sono abbattute sul nostro Paese.
Per questo motivo l’associazione Ilaria Alpi ha scelto di organizzare una conversazione che tragga spunto dal libro “Una stella incoronata di buio. Storia di una strage impunita” collocandola nell’ambito delle iniziative promosse in occasione del ventesimo anniversario della morte di Ilaria e Miran.
“La collaborazione con l’Associazione Ilaria Alpi – sottolinea l’ Assessore ai Rapporti col territorio del Comune di Rimini, Nadia Rossi – va nella direzione di un impegno sempre maggiore dell’ente locale sul tema della memoria storica e della legalità. Il lavoro prezioso di inchiesta dell’ associazione Ilaria Alpi così come l’ impegno generoso delle associazioni che lavorano sulle mafie sono il chiaro tratto democratico del nostro territorio, il suo desiderio di partecipazione, la sua attitudine alla cittadinanza attiva”.
Benedetta Tobagi è anche la figlia di un giornalista ucciso per aver svolto la sua professione con rigore e senza remore. Il suo primo libro “come mi batte forte il cuore” tratteggia con delicatezza e poesia ma con il rigore scientifico proprio di Benedetta l’impegno e il valore di Walter Tobagi.
Ilaria Moroni è la coordinatrice della Rete degli Archivi e Direttrice del Centro di Documentazione Sergio Flamigni, già presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla p2 e il caso moro
Di seguito la sinossi di “Una stella incoronata di buio” di Benedetta Tobagi. In allegato la cover.Il 28 maggio 1974, in piazza della Loggia a Brescia, nel corso di una manifestazione antifascista, esplode una bomba che uccide otto persone fra cui Livia, un’insegnante di italiano che ama la poesia. Insieme a queste esistenze, scompare un mondo intero; il mondo prima del 1974, un anno che marca un punto di svolta per l’Italia e non solo. Dopo, niente e nessuno sarà mai piú uguale. Benedetta Tobagi ci conduce in un viaggio dentro i misteri recenti della vita italiana, per cercare di vedere anche al di là di una verità sempre incompleta e per fare in modo che una strage impunita non si riduca semplicemente a un luogo e a una data.