Il Premio Ilaria Alpi, il concorso di giornalismo televisivo dedicato alla inviata Rai uccisa in Somalia nel 1994 insieme al cineoperatore Miran Hrovatin, è arrivato alla sua ventesima edizione.
I vincitori – scelti da una giuria presieduta da Luca Ajroldi e composta dai più famosi giornalisti italiani – saranno premiati alle 21 al Palazzo dei Congressi di Riccione, in una serata condotta da Maria Cuffaro e Giorgio Zanchini.
Nel corso della serata verranno anche assegnati il premio della critica a Sandro Ruotolo e Dina Lauricella, il premio speciale UniCredit alla giornalista e scrittrice congolese Solange Lusiku Nsimire e il premio Coop Ambiente a Antonio Condorelli. Non sarà presente alla serata Italo Moretti, vincitore del Premio Ilaria Alpi alla carriera.
Di seguito i vincitori della ventesima edizione del Premio Ilaria Alpi con le motivazioni della giuria:
Premio miglior inchiesta televisiva italiana (sotto 15 minuti)
Elena Redaelli, “Con gli occhi della Neet Generation”, Lucignolo 2.0, Italia Uno, Mediaset
“Per aver descritto senza orpelli narrativi una situazione che spesso il Paese tenta di rimuovere, la situazione giovanile, Elena Redaelli ha seguito con sensibilità ma con distacco un ragazzo, uno dei tanti, che non lavora e che attende passivamente che il futuro diventi presente. Una inchiesta che è anche uno spaccato sociale”.
Premio miglior inchiesta televisiva italiana (sopra 15 minuti)
Francesca Nava di Piazza Pulita, La7, per “Occhio al farmaco”
“Francesca Nava ha portato allo scoperto l’accordo tra due multinazionali del farmaco che ha gravi conseguenze economiche per il sistema sanitario nazionale e ancor di più sui pazienti che, per il costo, non possono accedere alle cure. Un’ottima inchiesta condotta con determinazione e coraggio”.
Premio miglior inchiesta televisiva internazionale
Edouard Perrin, “Underhand tactics: The Untaxable”, TVE, Spieghel TV, France 2
“’The Untaxables’ rispecchia tutto ciò che una potente indagine televisiva dovrebbe essere: prende una storia di interesse pubblico che riguarda tutti noi, si fa forza di un giornalismo originale, trova risorse esclusive e utilizza lo storytelling in modo creativo per creare suspense in una storia di difficile rappresentazione. Un lavoro eccezionale!”.
Premio IA Doc Rai (per reportage e inchieste giornalistiche inedite)
Alessandro Marinelli per “Pino Masciari, storia di un imprenditore calabrese”
“Il Premio Ilaria Alpi di Rai3 e di Rainews per il miglior documentario è stato assegnato dalla giuria al film di Alessandro Marinelli ‘Pino Masciari, storia di un imprenditore calabrese’. Il giovane regista ha saputo trovare una chiave narrativa efficace e potente per raccontare la storia della ribellione di un uomo che insieme alla moglie Marisa ha rinunciato alla vita professionale e alla libertà. Marinelli riesce con il protagonista a raccontare il percorso di un imprenditore che ha il coraggio negli anni 90 di denunciare alla procura della Repubblica le estorsioni della ’ndrangheta e le collusioni dei politici locali e nel 97 viene inserito nel Programma di Protezione della Direzione Antimafia. Grazie alle sue denunce 40 persone vengono condannate. Il prezzo da pagare si rivela però altissimo, perdita dell’impresa, inizio di una vita clandestina per Masciari e la sua famiglia, perdità di identità e abbandono da parte delle istituzioni. Attraverso l’associazione Libera e la solidarietà della società civile Pino Masciari conosce una rinascita umana e culturale. La lotta alle mafie e la denuncia della carenze delle istituzioni diventano la nuova ribellione di Pino. Ecco il regista Alessandro Marinelli con talento e sensibilità riesce a restituirci la complessità di questo percorso ”.
Menzione “Miran Hrovatin” per la miglior fotografia
Marcel Mettelsiefen, Arte, per “Syrie, la vie obstinement”
Menzione speciale della giuria internazionale
Marcel Mettelsiefen, Arte, per “Syrie, la vie obstinement”
“Il documentario racconta la guerra attraverso gli occhi dei bambini di un comando militare ed è sicuramente uno dei film più scioccanti che sono stati realizzati sulla Siria.
Mettelsiefen, attraverso la semplicità e la franchezza con cui si rivolge ai bambini, fa si che essi parlino direttamente alla videocamera. Scene di questo tipo si intrecciano poi con altre riprese che li seguono tra le strade Aleppo portando nelle nostre case la guerra e i suoi dilemmi morali come solo pochi altri film sanno fare. Eccezionale”.
Menzione speciale per il servizio TG
Valerio Cataldi, Esclusiva Tg2, Rai, per “Docce antiscabbia”
“Valerio Cataldi ha documentato con freddezza chirurgica un momento di terrificante follia nel centro per gli immigrati di Lampedusa. La giuria, tra le tante segnalazioni, ha notato questo documento per assegnare la sua menzione al TG”.
Premi speciali:
Premio della critica
Sandro Ruotolo, Dina Lauricella , Servizio Pubblico Più, La7, per “Inferno atomico”
“Il premio va a Sandro Ruotolo e Dina Lauricella. Per essere riuscito, con senso dell’inchiesta, testimonianze lancinanti e un’intervista itinerante al camorrista Carmine Schiavone pentito delle proprie nefandezze, ad entrare nel ventre delle “terra dei fuochi”. Per aver ricondotto, da “cronista tignosa e da mastino vecchio stampo” lo Stato alle proprie responsabilità, accompagnando lo spettatore tra i 200mila metri quadri di rifiuti tossici seppelliti nei 4000 siti agricoli ed edificati tra Napoli e Caserta, sotto la pelle del mondo. Per aver attraversato quell’ “Inferno Atomico” come un Virgilio silente, firmando una pagina di grande giornalismo.
Premio Coop Ambiente
Antonio Condorelli, speciale La7, per “Morire di sviluppo”
“Avvincente come deve essere una buona inchiesta giornalistica, misurato senza cedere alla facile retorica con alcune immagini che picchiano duro. Colpisce la capacità di raccontare concisa e esauriente facendo di economia virtù”
Premio UniCredit
Solange Lusiku Nsimire
Premio alla carriera
Italo Moretti