Basta mettere dei giovanissimi a fare un lavoro da adulti e le sorprese sono assicurate. È quanto stanno sperimentando a Radioimmaginaria, l’antenna che come obiettivo ha quello di “puntare in alto per ricevere e trasmettere i segnali di un mondo che verrà”.
La radio nata nel 2010 a Castel Guelfo nel bolognese non si limita a parlare di giovani, ma regala direttamente loro microfoni e onde radio ogni lunedì sulla piattaforma web spreaker.com. Ragazzi tra gli 11 e i 17 anni che si occupano interamente della gestione dei programmi, dall’ideazione alla conduzione. E la sorpresa sta proprio in questo, perché sono in grado di affrontate temi della società odierna, ma affrontandoli dal loro punto di vista, amplificandone la risonanza nel mondo degli adulti. Il Segretario dell’Ordine dei giornalisti di Bologna Roberto Oliviero afferma che “i ragazzi non solo stanno dimostrando un interesse senza pari, ma hanno sviluppo un senso di coralità nel lavoro”, che ci si auspica possano portare avanti nella loro vita, anche in quei settori altri rispetto al giornalismo. “Questa iniziativa rappresenta un avvicinamento importante al giornalismo, soprattutto considerando la passione che questi giovani ci stanno mettendo.
Ma è altamente formativa anche per chi non perseguirà questa strada, perché imparano comunque a rendersi utili per la società”.
Gli ascoltatori sono saliti a 10 mila, tanti per una realtà che vuole avere un respiro sempre più nazionale. “Ci auguriamo che la nostra esperienza possa fungere da progetto pilota per altre occasioni che potrebbero sorgere in altre parti della penisola, soprattutto in quelle situazione di maggiore degrado sociale”. L’elemento aggregante è certamente uno dei cavalli di battaglia di Radioimmaginaria.
I ragazzi coprono diversi argomenti, non limitandosi a parlare di giovani. Hanno intervisto ad esempio Rita Borsellino ed Eumir Donato, ma anche i loro professori. “È un luogo dove ci si diverte, si impara e si cresce”. A Villa Mussolini sono stati premiati per i loro servizi quattro vincitori con un corso di dizione gratuita: di certo saranno ancora più professionali a microfoni accesi.
(Mirco Paganelli)