Luciana Alpi invia una lettera al Premio intitolato a Ilaria: senza verità non è più utile

“Pur non avendo un ruolo formale nella Vostra Associazione e nell’organizzazione del Premio Alpi, ho sempre sentito il dovere di seguire la vostra attività e possibilmente di collaborarvi specialmente nei rapporti con l’esterno, al fine di garantire la corrispondenza agli intenti di mia figlia. Questo impegno con l’andare degli anni è divenuto particolarmente oneroso, anche per l’amarezza che provo nel costatare che, nonostante il nostro impegno, le indagini in sede giudiziaria non hanno portato alcun risultato. 

Vi prego di prendere atto delle mie dimissioni irrevocabili da socio dell’Associazione e del mio desiderio che si ponga termine ad iniziative quali il Premio Alpi, di cui non è più ravvisabile alcuna utilità”.

Luciana Riccardi Alpi

La lettera è stata indirizzata: all’assessore alla Cultura dell’Emilia-Romagna, Massimo Mezzetti; al sindaco di Riccione, Renata Tosi; alla presidente dell’Associazione Ilaria Alpi, Mariangela Gritta Grainer; al presidente della giuria del Premio Ilaria Alpi, Luca Airoldi; al direttore scientifico del premio Ilaria Alpi, Andrea Vianello, e ai direttori del premio Ilaria Alpi, Francesco Cavalli e Barbara Bastianelli.