Manfredi Lucibello, finalista al Premio Alpi, ricostruisce i segreti del Moby Prince

Centoquaranta. La strage dimenticata è il documentario di Manfredi Lucibello,  tra i finalisti del Premio Ilaria Alpi Doc. Il lavoro di Lucibello racconta la vicenda del Moby Prince, i fatti che vanno dal tragico scontro che la sera del 10 aprile del ’91 vide la collusione tra il traghetto di proprietà della famiglia di armatori degli Onorato e la petroliera Agip Abruzzo, nel porto di Livorno. Il documentario arriva a raccontare fino al 2010, quando la vicenda si è conclusa. Attraverso le immagini in archivio e le testimonianze preziose di Loris Rispoli e Angelo Chessa – presidenti delle associazioni dei familiari – Lucibello cerca di raccontare questa vicenda piena di punti oscuri e di ricostruire una sorta di puzzle che ha visto, negli anni, l’intrecciarsi di diverse vicende e di cercare di attualizzare questa drammatica vicenda. Nella notte dello scontro era presente nel porto anche la 21 Oktober II, la nave che teoricamente doveva fare da spola tra l’Italia e la Somalia per potare pesce e, in realtà, come scoprì Ilaria Alpi era quella nave della compagnia Shifco che trafficava armi e rifiuti tossici. Come afferma l’autore del documentario, “non sappiamo ancora esattamente cosa facesse lì, se era per riparazione o se era in movimento, ma la certezza è che quella notte era lì e quello è uno dei tanti misteri ancora aperti in questa vicenda”. Proprio come quella di Ilaria Alpi: “Io ho 29 anni, quindi sono cresciuto con queste storie. Sono sempre stati, sia lei che Miran Hrovatin, per me, due simboli, due miti, in qualche modo. Poi ho capito che in fondo più che un mito è l’esempio, quello suo e di Miran Hrovatin, di come deve essere fatto un lavoro, ovvero come davanti alla verità bisogna avere il coraggio di raccontarla e questo è quello che mi porto dentro”.

Cristiana Mastronicola
Lorenzo De Vizzi