21 OKTOOBAR – Ilaria e Miran: per trovare la verità bisogna cercarla

In questi diciannove anni, in tanti hanno raccontato o dato una ricostruzione dei fatti di quel 20 marzo 1994. In tanti hanno provato a rendere giustizia e verità a Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, uccisi a Mogadiscio mentre svolgevano il loro lavoro: raccontare la Somalia e la guerra civile che la stava devastando.

Un gruppo di studenti della scuola di giornalismo della Fondazione Lelio Basso di Roma sta realizzando web documentario sul caso Alpi. Il titolo è 21 Oktoobar, come una delle navi della compagnia Shifco e come la data di inizio della dittatura di Siad Barre, giorno conosciuto dai somali come “la morte della Somalia”.

 

Il risultato del lavoro è un intreccio di tesi, interviste, infografiche e testimonianze all’interno del quale sta a chi guarda districarsi ed orientarsi.

Lo spettatore diventa parte del progetto. Sceglie il suo percorso, si inserisce nella storia e analizza ogni possibilità. Il webdocumentario non è un mezzo lineare, come non è lineare questa storia, che trova un bivio in ogni strada e deve scegliere quale direzione prendere. Basta un clic per decidere quale pista seguire, e ci si trova davanti ad un ventaglio di interrogativi ed ipotesi, supportati da immagini, dati, documenti e dichiarazioni. Un altro clic per tornare indietro e provare un’altra strada.

 

Al centro di tutto Ilaria, Miran e il tragico giorno dell’omicidio. Attorno, come satelliti: rifiuti, armi, navi, cooperazione, commissioni d’inchiesta, potenti, colpevoli e innocenti. Un mosaico che si forma e si disfa.

Ilaria indagava sulle navi della Shifco? È stata uccisa in un banale agguato? Si trattava di una ritorsione? Che ruolo aveva l’Italia? E chi è che guadagna da tutto questo silenzio?

Tante domande e tante risposte, spesso diverse e contrastanti tra loro.

 

Quello che è stato raccolto in questi mesi è un collage di interventi e testimonianze di chi, in un modo o nell’altro, ha preso parte al “caso Alpi”. Dai ricordi dei colleghi di Ilaria in Rai, alle ricostruzioni e ipotesi più diverse di giornalisti, avvocati, professori, generali ed esperti. Persone che hanno vissuto la Somalia o che hanno conosciuto Ilaria e il suo lavoro. Persone che hanno qualcosa da raccontare. Una versione, un ricordo, un particolare per arricchire il mosaico.

In mezzo a tutti questi pezzettini, sicuramente una verità c’è. Ed è quella che è mancata in questi anni. Per cercare la verità, bisogna tornare ai fatti. E per raccontarli servono le voci dei protagonisti di quello che è stato e continua ad essere uno dei misteri più intricati del nostro tempo.

 

Il trailer del webdocumentario

 

 

(Claudia Torrisi)