Per non dimenticare Ilaria e Miran, a Roma e Firenze vanno in scena due spettacoli di teatro civile

A Firenze, domani  torna in scena LO SCHIFO di STEFANO MASSINI, mentre a Roma fino al 24 marzo va in scena LE SABBIE, omaggio Ilaria Alpi

La comunità delle Piagge di Firenze vuole dedicare la giornata di domenica 24 marzo alla memoria viva di Ilaria Alpi e Milan Hrovatin, uccisi 19 anni fa in Somalia tra complicità politiche, mafiose, massoniche.

L’omicidio di Ilaria Alpi è rimasto praticamente impunito e la nostra memoria vuole rendere giustizia a questa donna e a Miran per il loro impegno di testimoni “credibili”.

Il programma della giornata prevede:

– alle ore 16,00 documenti e testimonianze sull’assassinio di Ilaria e Milan con Stefano Marcelli (giornalista caporedattore RAI), Alessandro Santoro (prete delle Piagge) e in collegamento telefonico Mariangela Gritta Grainer (presidente della Associazione Ilaria Alpi);

-alle ore 18,00 lo spettacolo teatrale “LO SCHIFO – Omicidio non casuale di Ilaria Alpi nella nostra ventunesima regione” di Stefano Massini con Eugenio Nocciolini e Martina Vianovi.

A Roma invece va in scena LE SABBIE, omaggio a Ilaria Alpi

Dal 22 al 24 marzo il Teatro Eutheca di Roma ospita “Sabbie”, spettacolo tributo alla giornalista Ilaria Alpi, uccisa nel marzo del 1994, assieme al suo cineoperatore Miran Hrovatin, a Mogadiscio, dove era inviata del TG3 per seguire le vicende della guerra civile in Somalia.

Ilaria stava indagando e documentando un traffico di armi e di rifiuti tossici che non è stato mai svelato: i paesi industrializzati utilizzavano e utilizzano ancorale terre povere del Corno d’Africa per stivare ogni genere di scarto radioattivo e rifiuti tossico-nocivi, con la complicità di gruppi politici locali, ai quali vengono dati in cambio tangenti e armi.

Sul suo assassinio non è mai stata fatta vera luce e ancora oggi non si conoscono i nomi dei suoi mandanti.

Una verità rimasta celata sotto le “Sabbie”.

Romano Talevi che dirige Rita Pasqualoni, Pierfrancesco Ceccanei, Antoinette Kapinga Mingu, con questa pièce teatrale vuole omaggiare due giornalisti che amavano il loro mestiere, che sapevano farlo bene e volevano farlo fino in fondo e per questo sono morti.

Le loro uniche armi a disposizione erano le parole e le immagini che riuscivano a documentare.

Se fosse sopravvissuta all’attentato, come avrebbe proseguito nel suo lavoro, oggi? La sua morte e quella del suo collega, in nome di un nobile ideale, è servita a qualcosa?

Sabbie” vuole essere anche una riflessione più ampia sul periodo storico che stiamo vivendo: quanti casi eticamente e moralmente “insabbiati”, quante mezze verità e menzogne aspettano di essere risolte con rigore, dignità e rispetto?

C’è una strada nel deserto, immersa nelle sabbie. Una linea lunga e nera che penetra nel cuore della terra, verso la fine del mondo…”

Potresti camminarci su quella strada per una vita intera, senza incontrare mai nessuno.

Perché non serve a nessuno, non ha nessuna utilità pratica. Perché sotto di essa sono nascoste e sepolte le vergogne degli Stati: residui tossici e sostanze radioattive che inquinano e uccidono il nostro pianeta. Tutti sappiamo, ma non abbiamo le prove, o chi sa non parla, perché ha paura, perché sono cose e argomenti intoccabili e non bisogna neppure pensarli.

Una verità celata sotto le sabbie, un segreto da svelare per smascherare i demoni e le loro macchinazioni, per tagliare quei fili che ci tengono legati e imbavagliati e poter combattere per un mondo dove vinca il senso di giustizia, dove tutti si abbia il diritto di esistere.

 

 

SABBIE

Scritto e diretto da Romano Talevi

Con Rita Pasqualoni, Pierfrancesco Ceccanei, Antoinette Kapinga Mingu e Romano Talevi

Percussioni Giulio Vigliantii

Live Song Ras Moray

Sound Designer Filippo Torre Swicth

Costumi Mariella D’Amico

Scene Verunska Nanni

Luci Luca Barbati

Foto Valeriano Solfiti