La Grecia tra mito, musica e crisi a chiusura del premio Ilaria Alpi con Vinicio Capossela e Alberto Nerazzini

I tempi associano alle parole significati diversi, a seconda degli avvenimenti. E’ innegabile, che in questo 2012, dire Grecia equivalga a urlare crisi finanziaria. Ma il piccolo stato peninsulare dell’Europa è molto di più. Superfluo dire che l’Ellade è la culla della civiltà, della filosofia e dell’arte come la intendiamo noi occidentali.

Per questo a chiudere la diciottesima edizione del Premio Ilaria Alpi, che ha proprio nella crisi uno dei suoi temi caldi, sarà la Grecia, il suo mito, la sua musica e – non poteva mancare – la crisi, e lo farà con la voce e le poesie di Vinicio Capossela, accompagnato dal giornalista di Report Alberto Nerazzini, insieme ai virtuosi musicisti Manolis Pappos e Vincenzo Vasi. Musica e parole per cantare la Grecia e la crisi economica, ma anche i miti di ieri e quelli di oggi, domenica 9 settembre alle ore 21.15 sul palco di Villa Mussolini a Riccione.

 

Con Rebetiko Gymnastas, il nuovo disco suonato in greco di Capossela, il musicista chiude il proprio debito nei confronti della Grecia, che ha donato al mondo oltre alla civiltà anche una delle più straordinarie musiche urbane del mondo: il rebetiko.

 

Insieme a Capossela, sul palco, oltre ad una coppia di grandi talenti della scena musicale europea: il polistrumentista riminese Vincenzo Vasi e il greco Manolis Pappos, virtuoso del bouzouki e tra i migliori interpreti di rebetiko, il giornalista di Report Alberto Nerazzini che ha definito la serata come “una contaminazione tra musica e parole in cui al centro ci saranno la Grecia, la sua cultura, la crisi economica e istituzionale”.