Una via di Riccione sia per Ilaria. Lanciata oggi la proposta da parte del Coordinamento Donne di Rimini

Anche a Riccione, città che ospita da quasi 18 anni il Premio Giornalistico Tv Ilaria Alpi e l’Associazione intitolata alla giornalista TG3 Rai uccisa in Somalia nel 1994, il Coordinamento Donne della Provincia di Rimini propone di intitolare una via a Ilaria Alpi.

L’iniziativa lanciata proprio il giorno della Festa della Donna è stata spiegata in una lettera inviata agli amministratori locali: “Un altro 8 marzo è arrivato. Tra le tante iniziative organizzate e promosse sul territorio (tra cui ricordiamo, sabato 10 marzo ore 17.30 al Museo della Città, l’incontro con la filologa Monica Centanni sul tema “Nel segno di Atena: politico femminile plurale”) il Coordinamento Donne Rimini vuole quest’anno aderire alla campagna di Toponomastica femminile lanciata su Facebook e in tutta Italia dalla docente di geografia Maria Pia Ercolini, il cui scopo è compensare l’evidente sessismo che caratterizza l’odonomastica italiana (branca della toponomastica), ovvero l’insieme dei nomi delle strade, piazze e delle aree di circolazione di un centro abitato.
Cartine di tornasole della misoginia ambientale, le targhe stradali delle nostre città invitano alla riflessione: perché esse sono il risultato di scelte politiche e ideologiche ben chiare e consentono di leggere orientamenti e mode delle rispettive società. Se un tempo prevalevano i riferimenti a santi, a mestieri e professioni, o alle caratteristiche fisiche del luogo, in seguito la necessità di cementare gli ideali nazionali portò a ribattezzare strade e piazze dedicandole a protagonisti, quasi sempre uomini, del Risorgimento e in generale della patria. Con l’avvento della Repubblica, si decise di cancellare le matrici di regime e di valorizzare fatti ed eroi, uomini, della Resistenza.
Un immaginario collettivo di figure illustri, certo, ma  quasi esclusivamente maschili.
Se si va a vedere il numero di strade intitolate a donne, in ogni città, la percentuale è irrisoria. Lo scopo della campagna è perciò chiedere a tutte le Giunte Comunali che correggano la palese discriminazione in atto.
Per questo abbiamo deciso di impegnarci in una campagna per la memoria femminile locale, nazionale, straniera: una proposta rivolta a Comuni al fine di far sì che le prossime tre strade realizzate riportino i nomi di altrettante donne, e nello specifico: una di rilevanza locale, una di rilevanza nazionale, una straniera.
Il Coordinamento Donne Rimini in occasione dell’8 marzo 2012 chiede perciò a tutti i Comuni della provincia di Rimini di invertire la rotta. Ecco alcuni nomi che proponiamo:

Per il Comune di Rimini:

– Margherita Zoebeli (1912-1996), grande educatrice svizzera di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita (personaggio di rilevanza anche “locale” grazie alla fondazione a Rimini del Centro educativo italo-svizzero, Ceis);
– Anna Maria Mozzoni (1837-1920), fondatrice nel 1879 di una Lega promotrice degli interessi femminili, si batteva per il diritto di voto alle donne. Un’antesignana che fa parte della storia dell’emancipazione femminile. (personaggio di rilevanza nazionale);
– Aspasia di Mileto (c. 470 a.C. – c. 400 a.C.), maestra di retorica per uomini di spicco della società del tempo, tra cui Socrate. Esercitò una notevole autorità sulle decisioni politiche di Pericle. Fu messa sotto accusa pubblicamente per la sua autorevolezza e la sua libertà.  Quest’anno il Coordinamento Donne Rimini ha dedicato la sua “Scuola di formazione” proprio ad Aspasia. (personaggio di rilevanza internazionale).

Per il Comune di Riccione:

– Rosita Nicoletti (1939–2009), poetessa, albergatrice, fotografa, promotrice culturale profondamente legata alla sua città. (personaggio di rilevanza locale)
– Ilaria Alpi (1961-1994), giornalista coraggiosa uccisa in Somalia insieme all’operatore Miran Hrovatin, alla quale la città di Riccione ha meritoriamente dedicato un Premio che negli anni è diventato punto di riferimento del settore (personaggio di rilevanza nazionale);
– Pina Bausch (1940-2009), coreografa tedesca, madre del teatrodanza europeo, che ebbe una parte anche nel film di Fellini “E la nave va”. Riccione Teatro TTV Festival nel 2011 ha realizzato “Pina Bausch. Un ritratto”, rassegna di film e video di e su Pina Bausch.  (personaggio di rilevanza internazionale).

Cari amministratori, ci rendiamo conto che alcune di queste donne sono morte da meno di 10 anni, ma sappiamo anche che i nostri stradari sono pieni di eccezioni “al maschile”.
Un nome è anche un simbolo, un segno: vorremmo che le strade del nostro territorio parlassero anche di noi donne, del nostro lavoro, della nostra storia.
Buon 8 marzo a tutti”