Con passione e professionalità: grazie ai reporter-volontari delle Scuole di giornalismo

Laura, Marco, Francesca, Daniele, Carolina, Alessandro e Sara. Ilaria, Salvo, Fabrizio, Manuela, Fabrizio, tutte le “Silvie” (ma quante eravate?) e anche Carlotta, che se pur arrivata un po’ in ritardo (ma il suo è stato un ritorno, l’anno scorso non si è persa un giorno dell’edizione 2010) si è messa subito sul pezzo.

Impossibile citare tutti i quaranta e più reporter-volontari delle Scuole di giornalismo, che da Roma e Milano sono arrivati a Riccione per raccontare il Premio Ilaria Alpi. Impossibile anche ricordare tutti i loro nomi, non confondere Andrea con Enrico, Elisa con Giulia. Ma impossibile è soprattutto dimenticare i loro volti e l’impegno messo per intervistare gli ospiti italiani e stranieri, seguire gli incontri, fotografare, scrivere di mafia, delitti impuniti, rivoluzioni del nord Africa. E farlo sempre con passione e professionalità, nel segno di Ilaria e di Miran Hrovatin, di Giorgio Alpi e di Roberto Morrione, che, ne siamo certi, avrebbero apprezzato l’entusiasmo di questi giovani giornalisti che cercano e reclamano il loro spazio in un mercato sempre più difficile.

Che corse in questi quattro giorni, a partire dall’inaugurazione con le prime foto dello spettacolo di Biacchessi da caricare su Flickr e le videointerviste a Pasquale D’Alessio, Mariangela Gritta Grainer, Alma Carrara, Zoro e Ruotolo per il canale Youtube del Premio. E poi le “inchieste” sull’estate riccionese à la Annozero, Ballarò e Chi l’ha visto? (a proposito, dove è il montaggio? È rimasto a Zoro?), la diretta con Radio 3, l’intervista alla coraggiosa reporter camerunense Agnes Taile e quelle ai 27 finalisti del Premio, il servizio sul filo rosso della verità e quelli girati per Rainews con l’infaticabile Giorgio Santelli (a cui va un grande abbraccio e un grande grazie).

Sono appena arrivati Lucia Goracci del Tg3 e Luca Rosini di Annozero, chi li fa? Su è iniziato l’incontro su piazza della Loggia: andate voi, video, testo e fotografie, grazie. Dopo c’è Gratteri che parla di ecomafie, mentre Ingroia è qui tra 15 minuti. Allora via al Palacongressi, magari ci concede un’intervista dopo la diretta. E così è stato, nonostante qualche gaffe con la scorta. E qui la si può rivedere, nella versione “seria”, quella giusta per una tv, senza le risate del pm palermitano, interrotto nel giro di pochi secondi dal passaggio di due treni sulla linea Adriatica mentre parlava di “muri del silenzio” e di magistratura indipendente.

Certo, qualche buco lo abbiamo preso: chi doveva intervistare Lucci? Dov’è finito il pezzo? E la foto di Volcic e Moretti insieme? Ma forse la colpa è nostra, non è facile gestire una redazione multimediale così numerosa. Anche se c’è il sospetto che qualcuno, ogni tanto, si sia preso una (sacrosanta) pausa, approfittando della spiaggia a due passi da Villa Mussolini.

E un grazie, enorme, va anche a Giampaolo, Eleonora e Antonio di Altratv.tv che in diretta streaming hanno trasmesso il Premio a “reti unificate”, realizzando anche un talk online. Non pensavate che sarebbe stato così faticoso, ma ne è valsa la pena, no? Un grazie, enorme, va a Matteo Scanni e va a Floriana di Perlapace.it, compagna di scrivania dell’ufficio stampa e “spalla comica” per stemperare le tensioni. Va a Gaetano e Giacomo di Libera Informazione, ad Agostino di Iljournal.it, colleghi preparatissimi e amici, con cui abbiamo condiviso le ultime sigarette prima di andare a dormire e risvegli sempre più traumatici.

di Manfredi Liparoti – Agenda