Luciana Alpi: “Non parteciperò più a un’udienza in cui si parli di mia figlia”

Luciana Alpi“Non parteciperò mai più a un’udienza in cui si parli di mia figlia”. È stato un moto di rabbia, uno sfogo dettato dall’indignazione per non aver ancora avuto verità e giustizia sulla morte di sua figlia Ilaria, quello che ha avuto Luciana Alpi nel corso della conferenza stampa di presentazione della diciassettesima edizione del Premio televisivo Ilaria Alpi, che si terrà a Riccione dal 15 al 18 giugno 2011.

La madre della inviata del Tg 3 uccisa in Somalia nel 1994 insieme all’operatore Miran Hrovatin, non ha voluto trattenere il suo rancore e si è rivolta direttamente alla Procura di Roma. “Voglio che lo sappiano, siamo al quinto magistrato che si è insediato in questi giorni e secondo loro io dovrei tornare e ricominciare a raccontare. No, io non ce la faccio più”.

“C’è un processo in corso – ha continuato –, il magistrato ha lasciato a metà un processo e adesso arriverà un altro che non sa nulla della morte di Ilaria e di tutto quello che c’è stato. Sono andata a quattro udienze, mi sono arrabbiata come non potevo fare di più, adesso lo dico in modo che arrivi anche alla procura di Roma: io non parteciperò mai più ad una udienza che parli di mia figlia”.

Per questa scelta, ha aggiunto Luciana Alpi, “ho chiesto scusa a Ilaria, ma sono sicura che lei da lassù mi direbbe: ‘Mamma, basta! Non se ne può più’. Dopo 17 anni abbiamo il diritto di avere verità e giustizia. Non ce l’abbiamo, pazienza. Abbiamo quella storica, almeno quella”.

Sono passati 17 anni da quando Ilaria e Miran sono stati uccisi in un agguato a Mogadiscio. E, come ha ricordato Luciana Alpi, sono stati 17 anni di bugie e di depistaggi. “Mi indigna la mancanza di impegno da parte della magistratura – ha concluso –. Dal prossimo luglio ci sarà un quinto magistrato e si ricomincerà da capo: da parte mia, non metterò mai più piede in un’aula di giustizia”.

(fonte: Redattore Sociale)