Due fotoreporter uccisi a Misurata

Tim Hetherington , un famoso fotografo di guerra che è stato anche regista e produttore del documentario di guerra in Afghanistan “Restrepo”, è stato ucciso nella città assediata di Misurata, in Libia. Altri tre fotografi che stavano lavorando con lui sono rimasti feriti, colpiti dalle schegge di una granata esplosa accanto a loro. Chris Hondros, uno dei tre feriti, nonostante i soccorsi è morto durante la notte.
I quattro reporter si trovavano in gruppo su Via Tripoli, la principale arteria di Misurata, la città a circa 200 chilometri ad est della capitale, assediata da quasi due mesi dalle forze fedeli a Muammar Gheddafi. L’arteria è l’epicentro dei combattimenti fra governativi e insorti. Il gruppo sarebbe stato raggiunto da un colpo di mortaio.

Hetherington e Hondros sono nomi molto conosciuti nell’ambiente del reportage forogiornalistico, entrambi più volte vincitori di importanti riconoscimenti internazionali. Hetherington, 41 anni di Liverpool, era anche il coautore di un documentario sulla vita di un plotone di soldati Usa in Afghanistan, Restrepo, candidato all’ultima edizione degli Oscar. Il film era basato sull’esperienza sul campo di Hetherington che per Vanity Fair aveva vissuto con la squadra di militari incaricati di difendere una collina intitolata a un medico militare americano, Juan Restrepo, ucciso in battaglia. Nel 2007 aveva vinto il Word Press Photo con l’immagine di un soldato americano che si copriva il volto dopo un giorno di battaglia. Nel suo ultimo tweet, ieri alle 12.46, scriveva: “Nella città assediata di Misurata. Bombardamenti indiscriminati delle forze di Gheddafi. Nessun segno della Nato”.

Chris Hondros, 41 anni di New York, era stato nominato finalista per il Pulitzer nel 2004 nella categoria Breaking News. Nel 2005 si era aggiudicato il premio Robert Capa, il più prestigioso riconoscimento di fotogiornalismo. Lavorava per Getty Images.