Memorie di Carta, Rimini. Il primo appuntamento

Rimini, venerdì 4 marzo, ore 21.15


Cineteca Comunale
Memorie di Carta. Storie da non dimenticare
Ilaria Alpi. 1994. L’anno che ha cambiato l’Italia
incontro con Luciano Scalettari, Antonio Ingroia


Sarà Antonio Ingroia, il sostituto procuratore di Palermo, l’ospite d’onore della prima serata di Memorie di Carta, la rassegna che vuole ricordare con parole, musica, video, fumetti tre personaggi del calibro di Aldo Moro, Ilaria Alpi e Mauro Rostagno.

La Rassegna, che si svolgerà alla Cineteca Comunale di Rimini il 4, l’11 e il 18 marzo alle ore 21.15, sarà inaugurata da un appuntamento dedicato al periodo tra il 1990-1994, ad Ilaria Alpi, al caso Moby Prince, alle stragi di mafia, a Falcone e Borsellino. Con un reading realizzato appositamente dal cantautore riminese Dany Greggio.

Antonio Ingroia, a Rimini per la prima volta, parlerà del suo impegno di magistrato presentando il libro “Il Labirinto degli Dei” del suo incontro con Falcone. E di Paolo Borsellino, di quello che è accaduto dopo le stragi di mafia nel 1992 e nel 1993. Il libro ripercorre l’esperienza professionale del magistrato allievo di Paolo Borsellino, raccontando episodi importanti della sua carriera che hanno influito sulla sua formazione.
Luciano Scalettari, scrittore e giornalista racconterà come questi drammatici fatti abbiano cambiato l’Italia e il come il “1994” (titolo del libro scritto a quattro mani con il giornalista Luigi Grimaldi per Chiarelettere) sia stato un anno di svolta.

I libri:
Antonio Ingroia, (IL LABIRINTO DEGLI DEI, Il Saggiatore, 2010)

Nel racconto d’apertura del volume Antonio Ingroia rievoca il suo primo giorno da magistrato, nella Procura di Marsala, sotto la guida di Paolo Borsellino. “Entrai nel suo ufficio intimorito per il confronto con un giudice già così importante. Procuratore – esordii quasi balbettando – sono qui per il mio insediamento, quando crede che potrò iniziare a lavorare in questo ufficio? E lui: ma scusa, collega – disse con tono grave – ti sembro forse tanto vecchio da dovermi dare del lei? E giù una fragorosa risata che ruppe subito il ghiaccio e mi rivelò il volto umano di quello che per me era un uomo-mito…” L’incontro segnerà il destino professionale del giudice allora ragazzino. Il suo impegno proseguirà nella sede di Palermo su posizioni sempre più risolute ed esposte nella lotta contro la mafia, e presto dovrà continuare senza le figure di riferimento di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino. Nel labirinto degli dèi è il racconto-testimonianza di uno dei più autorevoli magistrati antimafia italiani, della sua scelta e della sua dedizione, esercitate nei luoghi in cui, per antica tradizione o per dannazione, lo scempio della giustizia e del diritto è condotto con più sistematica virulenza, con più corale partecipazione, fino a compenetrare le relazioni e persino la mentalità dell’intera società. Il giudice Ingroia, da potenziale personaggio di un’opera di Leonardo Sciascia, diventa, con questo libro, riconoscibile epigono del grande scrittore siciliano. E con lui ha in comune, oltre all’inappagabile impulso a inoltrarsi nei labirinti della vita collettiva, un’idea razionale e ironica della giustizia e della morale.

Luciano Scalettari, Luigi Grimaldi, 1994. L’anno che ha cambiato l’Italia. Dal caso Moby Prince agli omicidi di Mauro Rostagno e Ilaria Alpi. Una storia mai raccontata, Chiarelettere, 2010

Sei anni, dal 1988 al 1994. Quattro storie. Quattro misteri tra la Prima e la Seconda repubblica. Il delitto Rostagno (1988), la tragedia del traghetto Moby Prince (1991), gli omicidi dell’ufficiale del Sismi Vincenzo Li Causi (1993) e dei reporter Ilaria Alpi e Miran Hrovatin (1994). Un filo lega fatti e date che preparano la grande svolta del 1994, l’anno della discesa in campo di Berlusconi e del suo trionfo. Questa è una controinchiesta che impiega i risultati di diverse indagini della magistratura. Testimonianze e documenti inediti, in un coacervo di omissioni, depistaggi, prove inquinate. Negli anni emergono brandelli di verità sulla tragedia del Moby Prince, nella rada di Livorno, dove erano in corso manovre illecite di trasbordo di armi e materiale bellico. E sul progetto Urano, una delle più colossali operazioni di smaltimento di rifiuti tossici. Il puzzle non è completo, ma ce n’è abbastanza per cogliere il disegno finale. Mogadiscio, Livorno, Trapani, Palermo, Roma, Milano: tappe di un unico percorso che porta alle stragi di mafia del 1992-1993 e pone sotto una nuova luce la svolta elettorale del 28 marzo 1994, una settimana dopo l’uccisione in Somalia di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, i due giornalisti del Tg3 pronti a mandare in onda un servizio annunciato e clamoroso. In prima linea anche uomini importanti nel progetto Dell’Utri per la nascita di Forza Italia. Ecco la faccia nascosta della Seconda repubblica.

MEMORIE DI CARTA
STORIE DA NON DIMENTICARE

un progetto promosso da Associazione Ilaria Alpi e Associazione Assalti al Cuore
in collaborazione con libreria Punto Einaudi Rimini, Cineteca di Rimini, Aeroporto di Rimini “Federico Fellini”
con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna
con il sostegno di Provincia di Rimini, Comune di Rimini