Al Premio Ilaria Alpi i reporter della primavera araba

Come si racconta la rivoluzione? Dall’Egitto alla Libia, al Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi in corso a Riccione arrivano i reporter che hanno documentato in presa diretta le rivolte della “primavera araba”: dall’inviato di Repubblica Bernardo Valli al redattore di Al Jazeera Ibrahim Helal. L’evento clou della terza giornata del Premio quest’oggi è il dibattito “Rivoluzioni. Dall’Egitto alla Libia, come l’informazione racconta i cambiamenti del mondo”. Se ne parla alle 21 al Palacongressi di Riccione (via Virgilio 17) con Marc Innaro, corrispondente Rai da Il Cairo, Raphael Brigandi, portavoce Aiuti umanitari della Commissione Europea, Gian Micalessin del Giornale e Lucia Goracci, inviata Rai del Tg3. All’incontro sarà presente anche Waleed Zwaei del Libyan Appeal Team, una coalizione di ong libiche attiva nel coordinamento degli aiuti umanitari a Benghazi e partner di Cesvi in Libia, che porterà la sua testimonianza diretta dal campo.

L’immigrazione sarà l’altro tema portante della giornata. Nel pomeriggio (alle 17 a Villa Mussolini, viale Milano 31) verrà infatti presentato il nuovo format di Rai 3 “Radici, l’altra faccia delle migrazioni”. Per l’occasione è in programma un incontro con il direttore di Rai 3 Paolo Ruffini e il parlamentare Jean Leonard Touadi. Interverranno anche il documentarista Davide Demichelis e il giornalista di Famiglia Cristiana Luciano Scalettari. Modera Alessandra Comazzi, giornalista de La Stampa. A Riccione ci saranno anche i protagonisti del programma, immigrati che vivono in Italia da anni e che hanno accompagnato la troupe alla scoperta dei loro paesi di origine. Sono la studentessa boliviana Rosita Carmina Ruiz, che si mantiene a Bergamo facendo le pulizie, il cantastorie senegalese Magatte Dyeng, che da Torino ogni anno torna a casa e porta con sé ospiti italiani, l’attrice bosniaca Nela Lucic, scoperta a Roma dal regista Tinto Brass e il sindacalista marocchino Mohamed El Atrabi, che vive in Italia da 25 anni.

Ma a Riccione si parlerà anche di mafia con il procuratore aggiunto presso la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria Nicola Gratteri, che insieme al docente di storia della criminalità organizzata Enzo Ciconte, tirerà le conclusioni (ore 14.30) della due giorni sulla corruzione, il riciclaggio e le diffusione delle mafie in Europa del “Progetto Est”, una iniziativa promossa, all’interno del programma della Unione Europea “Europa per i cittadini”, dall’associazione Ilaria Alpi in collaborazione con Flare Network (l’associazione europea fondata da Libera e da Terra del fuoco), il Romanian Centre for investigative journalism e il Centro studi e ricerca sulla sociologia giuridico penale dell’Università di Bologna. Alle 18, inoltre, Gratteri presenterà il suo libro “La giustizia è una cosa seria”. Al centro del volume, edito da Mondadori, una domanda: come deve cambiare il sistema giudiziario per combattere efficacemente le mafie?

Nel corso della giornata, inoltre, si potranno rivedere, alla presenza degli autori, i documentari finalisti del concorso, con la proiezione di inchieste sul business della sanità e di reportage provenienti da Tunisia, Nigeria e Libia. Da non perdere poi, l’aperitivo con Andrea Vianello che insieme a Stefania Petyx di Striscia la notizia, Stefano Maria Bianchi di Annozero, Bernardo Iovene di Report, il massmediologo Enrico Menduni e Francesco Specchia di Libero, parlerà di inchiesta e ironia. Alle 23.00 una nuova “puntata” di Anno Zoro, l’appuntamento tra informazione e sberleffo con Diego Bianchi, Antonio Sofi e Sandro Ruotolo.

La diciassettesima edizione del Premio Ilaria Alpi si conclude domani, sabato 18, con nuovi incontri (da segnalare quello tra Demtrio Volcic e i giovani reporter delle Scuole di giornalismo), proiezioni e, alla sera, la premiazione dei vincitori delle delle otto categorie del Premio. Nel corso della serata finale, condotta da Tiziana Ferrario, saranno ricordati Roberto Morrione e Giorgio Alpi, con la presentazione del video in omaggio al papà di Ilaria realizzato da Ferdinando Vicentini Orgnani (già autore del film Ilaria Alpi, il più crudele dei giorni). Inoltre saranno consegnati un premio speciale a Roberto Saviano, il premio alla carriera a Bernardo Valli e, per il secondo anno consecutivo, un premio speciale UniCredit per il valore e il coraggio ad Agnes Taile, giovane reporter camerunense minacciata di morte e aggredita per aver denunciato la corruzione del suo governo.