A Riccione parole e immagini sulle rivoluzioni del nord Africa e le crisi umanitarie in Somalia

Ragazze somale a scuola di decorazione per le mani con l’henné (foto di Fulvio Zubiani)Dalle rivoluzioni del Nord Africa alla crisi umanitaria in Somalia. Alla diciassettesima edizione del Premio Ilaria Alpi parole e immagini, video e incontri raccontano le emergenze del nostro tempo. Tra i tanti appuntamenti in programma, venerdì 17 il Palacongressi di Riccione (via Virgilio 17) ospita alle ore 21 il dibattito “Rivoluzioni. Dall’Egitto alla Libia, come l’informazione racconta i cambiamenti nel mondo”. La fotografia è invece protagonista, dal 15 al 18 a Villa Mussolini, della mostra “Somalia Anno Zero” di Fulvio Zubiani.

Al dibattito di venerdì partecipano nomi di spicco del giornalismo internazionale, che con i loro reportage stanno raccontando le rivolte del nord Africa e le crisi umanitarie, come Marc Innaro corrispondente Rai da Il Cairo, Ibrahim Helal di Al Jazeera, l’inviato di La Repubblica Bernardo Valli, Gian Micalessin del Giornale, Raphael Brigandi, portavoce degli aiuti umanitari della Commissione Europea e l’inviata del Tg3 Lucia Goracci, che modera la discussione. Presente all’incontro anche Waleed Zwaei del Libyan Appeal Team, una coalizione di ong libiche attiva nel coordinamento degli aiuti umanitari a Benghazi e partner di Cesvi, organizzazione italiana attiva in Libia con interventi di prima emergenza e distribuzione di generi alimentari.

Al racconto e alle testimonianze dirette di chi nel nord Africa vive e lavora si affiancano le immagini di Fulvio Zubiani, raccolte in “Somalia Anno Zero”, una mostra promossa da Cesvi e da Echo, l’ufficio per gli aiuti umanitari dell’Unione Europea, in esposizione al primo piano di Villa Mussolini (viale Milano 31). Un reportage in bianco e nero per raccontare la realtà di uno dei paesi più pericolosi al mondo, una terra devastata da 20 anni di guerra e instabilità politica, da lotte tra governi, gruppi armati, fazioni e clan per il controllo dei territori, dove due milioni di somali hanno bisogno di aiuto per sopravvivere, gli sfollati interni sono 1 milione 400 mila e le infrastrutture quasi del tutto inesistenti.

Le fotografie di Fulvio Zubiani colgono momenti di lavoro e di vita quotidiana in Somalia, soffermandosi sul valore della maternità. Il fotografo porta alla luce venticinque storie attraverso le immagini dei volti di uomini, donne e bambini che vivono con toccante dignità una realtà fatta di campi profughi, violenza e mancanza d’acqua, di cibo e di farmaci.